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  • Eccoci anche per questo Avvento con la MOSTRA DEL LIBRO! Un evento reso possibile grazie alla collaborazione con la Libreria Paoline di Treviso.

  • Vi aspettiamo all'Oratorio di Casale sul Sile ogni sabato, a partire dal 14 ottobre, per giocare e passare del tempo insieme ai vostri amici!

  • SABATO 21 OTTOBRE 2023 alle 17.00 viene istituita a Conscio la Collaborazione Pastorale Casale-Preganziol, con la presenza del Vescovo Michele

  • Sabato 7 ottobre in cattedrale a Treviso si celebra il mandato del Vescovo ai catechisti. Sono attesi tutti i catechisti per un rinnovo dello slancio missionario

  • La Comunità di Bonisiolo celebra la festa del suo Santuario dedicato alla Beata Vergine delle Grazie, in occasione della festa liturgica della Natività della Beata Vergine Maria

libro parrocchia bonisiolo

“Chiesa di Sant’Andrea Apostolo

di Bonisiolo”

Le origini e la storia della Chiesa di Sant’Andrea Apostolo in Bonisiolo e della sua Comunità cristiana

In occasione della restituzione al culto del Santuario Beata Vergine delle Grazie, avvenuta sabato 8 dicembre 2018, è stato presentato un testo che ripercorre le origini e la storia della Comunità cristiana e della chiesa di Bonisiolo.

 

Copia del libro può essere richiesta presso la sacrestia del Santuario e della chiesa parrocchiale prima e dopo le celebrazioni.

Commento al Vangelo della Domenica

di padre Ermes Ronchi

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario - Anno A

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. [...]

Una scena potente, drammatica, detta del “giudizio universale”, ma che in realtà è la rivelazione della verità ultima sull’uomo e sulla vita, su ciò che rimane quando non rimane più niente: l’amore. Perché il tempo dell’amore è più lungo del tempo della vita. La scena risponde a una domanda antica quanto l’uomo: cosa hai fatto di tuo fratello? La Parola offre in risposta sei opere ordinarie, poi apre una feritoia straordinaria: ciò che avete fatto a uno dei miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me! Gesù stabilisce un legame così stretto tra sé e gli uomini, da giungere a identificarsi con loro: l’avete fatto a me! Il povero è come Dio, è corpo e carne di Dio. Il cielo che il Padre abita sono i suoi figli.E capisco che a Dio manca qualcosa: all’amore manca di essere amato. È lì nell’ultimo della fila, mendicante di pane e di casa per i suoi amati: li vuole tutti dissetati, saziati, vestiti, guariti, consolati. E finché uno solo sarà sofferente, lo sarà anche lui. Davanti a questo Dio resto incantato, con lui mi sento al sicuro. E così farò anch’io, mi prenderò cura di un fratello, lo terrò al sicuro al riparo del mio cuore. Mi è d’immenso conforto sentire che il tema del giudizio non sarà il male ma il bene; non peccati, debolezze, difetti, ma gesti buoni, briciole gentili. Le bilance di Dio non sono tarate sul male, ma sulla bontà; non pesano tutta la nostra vita, ma solo la parte buona di essa. In principio e nel profondo, non è il male che revoca il bene, è invece il bene che revoca il male delle nostre vite. Sulle bilance del Signore una spiga di buon grano pesa più di tutta la zizzania del campo. Gesù mostra così che il “giudizio” è divinamente truccato, è chiaramente parziale, perché sono ammesse sole le prove a discarico. Alla sera della vita saremo giudicati sull’amore (Giovanni della Croce), non su colpe o pratiche religiose, ma sul laico, umanissimo addossarci il dolore dell’uomo. La via cristiana non si riduce però a compiere delle buone azioni, deve restare scandalosa, più alta, provocatoria, ripetere che il povero è casa di Dio! Un Dio innamorato che canta per ogni figlio il canto esultante di Adamo per la sua donna: “Veramente tu sei carne della mia carne, respiro del mio respiro, corpo del mio corpo”. Poi ci sono anche quelli mandati via. La loro colpa? Hanno scelto la lontananza: lontano da me, voi che siete stati lontani dai fratelli. Non hanno fatto del male ai poveri, non li hanno umiliati o derisi, semplicemente non hanno fatto niente. Omissione di fraternità. Isolamento da paura perché “l’inferno sono gli altri” (J.P. Sartre). Invece no, il vangelo risponde: “mai senza l’altro”. Il Signore non guarderà a me, guarderà attorno a me, a quelli di cui mi son preso cura. Senza, non c’è paradiso.
(Letture: Ezechiele 34,11-12.15-17; Salmo 22; Prima Corinzi 15,20-26.28; Matteo 25,31-46)

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