Celebrazione per San Liberale: “Ci doni sapienza e saggezza per affrontare la situazione presente”

Celebrazione per San Liberale: “Ci doni sapienza e saggezza per affrontare la situazione presente”

“Ancora una volta ci troviamo a celebrare da questa Cattedrale vuota, nella solennità, dopo i misteri della Passione e della Risurrezione del Signore, del Patrono principale della città di Treviso e della Diocesi, San Liberale. Abbiamo bisogno come non mai di unirci nella preghiera, che è preghiera di affidamento al Signore attraverso i suoi santi, che ci accompagnano con la loro intercessione nel cammino così faticoso in questo tempo di prova”.

E’ iniziata così l’omelia del vescovo Michele Tomasi, pronunciata oggi durante la messa, alle 17, in cattedrale, presenti il prefetto di Treviso, Maria Rosaria Laganà, e il sindaco Mario Conte, che il Vescovo ha salutato: “Voi rappresentate e portate anche oggi qui, come a Pasqua, le Istituzioni e la cittadinanza”.

Presenti alla celebrazione anche la presidente dell’Azione cattolica diocesana, Ornella Vanzella, in rappresentanza di tutta l’Ac trevigiana, che tradizionalmente vive in questo giorno il proprio pellegrinaggio annuale in cattedrale, e Maria Marangon, moderatrice delle cooperatrici pastorali diocesane, che oggi avrebbero rinnovato la loro promessa.

Per annunciare la fede, in tempi di grandi controversie, ha detto mons. Tomasi, “San Liberale ha impegnato tutta la sua vita, ha insegnato – ha fatto il catechista, ha insegnato la fede. Per questa fede ha dovuto anche soffrire nelle contrapposizioni tra i gruppi e le fazioni che la pensavano diversamente. Per questo ha vissuto un grande amore concreto e ha vissuto sacrifici e penitenze, a favore dei poveri e dei bisognosi. Le sue reliquie sono state poi portate da Altino a Treviso, e sono custodite nella cripta di questa Cattedrale: oggi le abbiamo portate qui, davanti all’altare, per onorare la memoria del nostro patrono”.

Ricordando la peste del 1600, da cui è stata colpita la città di Treviso, dopo la quale il vescovo dell’epoca fece scolpire la bella statua in argento che ogni anno viene portata, in questa festa, dal museo diocesano in cattedrale, il Vescovo ha ricordato che “anche quest’anno stiamo vivendo un momento di grande fatica”.

Il Vescovo ha pregato “il Signore, per intercessione di san Liberale, perché continui a donarci il dono della saggezza e della sapienza per affrontare insieme la situazione presente, tutti orientati al bene comune. Ad impedire la diffusione del contagio, a non aggravare oltremodo i problemi che vengono e che verranno da questo lungo blocco, a farci trovare le forme concrete e fattive della solidarietà che non lasci nessuno indietro. A riuscire, come Chiesa, a mettere nel modo migliore a disposizione di questo mondo i doni della presenza del Signore nella Parola di Dio, nella preghiera, nella comunità, nei Sacramenti, ad essere essere Chiesa che si sa assumere le sue responsabilità e che, come tale, ottiene fiducia. Per il nostro tempo, per tutta la nostra società”.

Non è mancato, come in altre occasioni, il riferimento del Vescovo alle preghiere composte dai ragazzi della diocesi. Sono state lette le preghiere di Manuel, Alessia e Mattia. “Caro Vescovo, puoi chiedere a san Liberale di aiutarci anche oggi così possiamo tornare a salutare i nonni e a giocare con i nostri amici”.

Al termine della messa il vescovo Michele ha recitato una preghiera a San Liberale.